Debutta il 5 gennaio a Milano il nuovo capitolo della saga della famiglia Colombo.
I Legnanesi arrivano a Napoli. Si spingeranno fino alle pendici del Vesuvio la Teresa e la famiglia Colombo per il nuovo spettacolo “Signori si nasce… e noi?” che inaugurerà il 2018 del Teatro della Luna di Milano, con una lunga e attesissima permanenza dal 5 gennaio al 4 marzo.
Il Giovanni ha un’altra
Proprio così. Tutti i personaggi del cortile vengono coinvolti nel colpo di testa del Giovanni, che – invaghito di una nobildonna napoletana – dice addio alla sua amata Teresa e se ne va al Sud. Tra Teresa e Giovanni trionferà l’amore o incomberà l'ombra della separazione? Riuscirà la figlia Mabilia a riappacificarli? Il Giovanni cadrà nelle grinfie della ricca ereditiera o preferirà l’amore - povero ma sincero - della sua Teresa? Il dilemma si scioglierà ai piedi del Vesuvio, dove il Giovanni, in questo nuovo spettacolo inaspettatamente loquace, ha seguito il suo nuovo amore e dove Teresa, Mabilia e Pinetta arrivano in treno ("Dall'Alpi alla Sicilia, dovunque è Legnano" risponde Teresa a Pinetta, con una sofisticata citazione dell'Inno di Mameli) e regalano una gag esilarante con il giovane Ciro (Maicol Trotta, uno dei boys quest'anno promosso attore) e Don Ciccio, boss del quartiere che parlando di Teresa la definisce "Pare o’ Vesuvio, bella e pericolosa".
E’ ormai un trio collaudatissimo, quello composto da Antonio Provasio (Teresa), Enrico Dalceri (Mabilia) e Luigi Campisi (Giovanni), che con talento e una capacità unica di tenere gli spettatori incollati alle poltrone, regalano risate senza sosta portando in scena quelle che ormai sono vere e proprie maschere.
Omaggio a Totò
In occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa del grande Antonio De Curtis, il titolo dello spettacolo, i colori caldi e passionali e le tradizioni di Napoli, scenografie imponenti che impreziosiscono lo spazio scenico del Teatro della Luna, la “Malafemmena”, il ritmo scatenato della tarantella, "O' sole mio" e "Funiculì Funiculà" come colonna sonora degli strabilianti momenti musicali di Mabilia/Enrico Dalceri, renderanno omaggio alla maschera immortale di Totò e testimonieranno come i Legnanesi, oggi, non conoscono confini.
Tra citazioni di frasi celebri ("Vedi Napoli e poi muori"), riferimenti a canzoni famosissime "Mi dispiace devo andare, il mio posto è la....", e refrain che diventano quasi il "lessico familiare" della famiglia Colombo, la cifra originalissima e sempre più consolidata della comicità dei Legnanesi emerge con forza, con precisione quasi chirurgica anche nell'improvvisazione che è sempre in agguato e conquista, con i tempi comici incalzanti e la complicità tra gli attori, l'ennesimo applauso, l'ennesima risata.